Organismo di gestione collettiva - associazione culturale senza scopo di lucro
Anche il Senato italiano ha, finalmente, approvato la legge di delegazione, che aveva già avuto il via libera da parte della Camera a fine marzo e che recepisce la direttiva europea 2019/790 sul copyright nel mercato unico digitale.
La legge, attesa da tempo dal mondo giornalistico, dello spettacolo e della cultura, sancisce ancora una volta il principio cardine della legge sul diritto d’autore, in base al quale deve sempre essere riconosciuto agli aventi diritto il giusto compenso per lo sfruttamento delle opere e, quindi, anche da parte delle grandi piattaforme digitali che hanno utilizzato fino ad oggi le opere liberamente.
Rimarrà fuori della sfera del diritto d’autore la condivisione di link, singole parole o estratti molto brevi da parte dei singoli utenti, e la condivisione di contenuti con finalità di citazione, critica, rassegna, caricatura, parodia o pastiche (ved. Wikipedia).
La legge è tanto più opportuna se si considera il particolare momento di affanno in cui versa l’intero settore artistico e culturale a causa degli effetti della pandemia.
“E’ il giusto riconoscimento al valore dell’industria creativa nazionale, che supera le contrapposizioni tra gli operatori over the top e i produttori di contenuti per arrivare a una sintesi capace di fare del digitale uno strumento di crescita per tutti, tutelando gli autori e promuovendo la loro opera. Si tratta di una grande opportunità per gli artisti italiani, noti e apprezzati in tutto il mondo per il talento che esprimono in ogni loro creazione” sono state le parole espresse al Ministro Dario Franceschini dopo l’approvazione del testo in via definitiva da parte del Parlamento.
Si attende ora il decreto attuativo che dovrà essere emanato entro il prossimo 7 giugno e che andrà ad implementare la legge sul diritto d’autore 633/41, modificando alcuni articoli ed aggiungendone dei nuovi.