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ROMA: Brutta idea dell’Associazione Italiana Editori (A.I.E.) Fiera del Libro dal 1° al 4 ottobre all’Auditorium. La FUIS, stante l’emergenza sanitaria fino al 15 ottobre, invita scrittori ed editori a non correre rischi e a non far correre pericoli di coronavirus al pubblico dei lettori
L’Associazione Italiana Editori, con proponimenti che hanno già prodotto insuccessi (come “Tempo di libri” a RHO-Milano), e quindi danni al comparto dell’editoria, ha proposto la realizzazione di una Fiera del libro a Roma per il 1° ottobre 2020. La Federazione Unitaria Italiana Scrittori invita i suoi iscritti, gli scrittori, i lettori e gli editori a non partecipare ad una manifestazione con segnale negativo. Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha deliberato la proroga dello stato di emergenza sul territorio nazionale fino al 15 ottobre 2020, in conseguenza della dichiarazione di “emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale” da parte della Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Probabilmente, scrive Repubblica, con il proposito di sottrarre a Torino il primato delle manifestazioni editoriali, l’A.I.E. propone una Fiera del Libro in tempi di emergenza sanitaria, all’Auditorium pensando di anticipare, il Lingotto, Sembrano coinvolti anche il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la Regione Lazio e il Comune di Roma: la FUIS spera che non si voglia finanziare l’iniziativa neppure tramite i referenti di “Libri come”, il Festival delle Letterature (difficile, se non impossibile a farsi senza Maria Ida Gaeta), e la Fiera “Più libri e più liberi” ormai giunta al traguardo della sua costosa e limitata utilità. Nel momento in cui il Presidente della Repubblica invita a non confondere la libera iniziativa con i limiti che la salvaguardia della salute richiede, mentre il Consiglio dei Ministri provvede a prorogare l’emergenza sanitaria al 15 ottobre, il Ministro della Salute invita a rispettare le regole, i sindacati chiedono la proroga della moratoria fino al 31 dicembre e i Comitati scientifici sostengono che sarebbe bene prorogare lo stato di emergenza sanitaria fino al 31 dicembre, l’AIE promuove una manifestazione in piena emergenza sanitaria per sfidare le disposizioni delle autorità. La cultura negazionista o leghista? che la manifestazione sottintende non appartiene all’espressione democratica che caratterizza gli scrittori italiani ed europei e per questo la Federazione Unitaria Italiana Scrittori formula pressante invito al MiBACT, alla Regione Lazio, al Comune di Roma perché i contributi di denaro pubblico eventualmente previsti siano destinati a sostenere le librerie, gli scrittori in difficoltà di vita, le aziende editoriali in difficoltà, a rischio di chiusura e o fallimento.
La FUIS è convinta che gli istituti appena nominati promuoveranno le azioni più opportune per il rispetto delle norme che l’emergenza sanitaria impone.